Si, dovevo dirlo e, soprattutto, dovevo farlo.
In quest'ultimo week end, elena ed io siamo stati in camargue, per cercare un pò di relax.
Siamo filosoficamente un pò lontani dal tango già da qualche mese e quindi non siamo partiti dicendoci: "niente tango in questo week end".
Era implicito.
Anche se vedo elenuzza che spinge verso il tango, ogni tanto riesce a portarmi in milonga e tutte le volte io torno soddisfatto.
Domenica pomeriggio, in albergo, ci scatta l'embolo e cerchiamo una milonga. In preda al delirio tanguero, in piena astinenza, assetati di tango!
Troviamo una milonga a Nimes (dallo squisito Pedro) e partiamo percorrendo, come i vecchi tempi, 60 km come se fossere 6 e balliamo sino allo sfinimento.
Abbiamo incontrato molti amici, alcuni conosciuti a trielle, altri chissà dove.
Una di loro mi dice che continua a venire sul blog ogni giorno. E io, è chiaro, mi sento un pò merdina....
Perchè lo vedo dal contavisite che ci sono amici che vengono tutti i giorni e aspettano che io faccia qualcosa. E io non faccio niente.
Chi mi ha letto nei mesi scorsi, sa che i viaggi di ritorno, per me, sono manna filosofica.
Circa 400 km, tanti pensieri.
Io torno.
Certo, all'inizio sarà ruggine, non partirò con i mille stage e le mille milonghe, ma torno.
Non solo per il tango, non solo per il blog, soprattutto per gli amici.
E per elenuzza, che ultimamente ballava con il bassotto, pur di ballare.
Venerdì sera abbiamo un'esibizione con gli amici giokitango (www.giokitango.it) a genova nella stupenda Villa Piantelli.
Potrò dire: sono tornato, senza bisogno di parlare....
Il prossimo stage che farò, sarà quello di sabina e giulio (www.gringotango.it), sono eccelsi e sono amici, cosa voglio di più?
Vi abbraccio e.... ci vediamo in milonga!
Giò.