reflex y tango

E' una storia antica:
le passioni si miscelano, si cercano l'una con l'altra.
Ci aiutano a creare una nostra nuova identità, anzi una evoluta identità.
Quante passioni ci aspettano ancora?

lunedì 30 giugno 2008

trielle: lunedì.


Basta chiacchiere, si lavora!
in effetti il primo giorno di stage ci fa già capire l'aria che tira...
Il primo corso scorre quasi veloce, poi un pranzo leggero (ma che fame quest'anno!) e poi il corso del pomeriggio.
Un pò di ozio prima della cena, e poi esplode il solito casino de les italien! Torniamo bambini; facciamo un tale rumore, tra risate e grida, che se non ci fossi in mezzo io, mi darebbe fastidio!
La stanchezza della sera mi condanna ad una paralisi cerebroartistica, che mi impedisce di realizzare qualunque passo. Per carità, ci provo, ma non ci riesco.
Vedo Giulio e Sabina che volano. Letteralmente! Hanno catturato lo sguardo attento di tutti i presenti, e le invenzioni di giulio sono strabilianti al pari della grazia di sabina. 
A mezzanotte, qual cenerentola tanguera, mi trascino verso il letto, prima che l'incantesimo svanisca e tutti vedano che faccio solo il ballo del qua qua.....

domenica 29 giugno 2008

Trielle! si comincia (domenica)


Siamo arrivati! E siamo arrivati quasi tutti, durante le calde ore del pomeriggio. Ogni arrivo è una festa.
Manca ancora qualcuno all'appello, ma in serata o domani mattina, arriveranno tutti. La cena si consuma nel solito e spartano rito. Tra l'irrefrenabile allegria, la domanda è una sola: si balla stasera?
La sala, in effetti, ci aspetta rinnovata nel pavimento e nelle luci, bella più che mai. Il pavimento è poco scivoloso (ed all'inizio di una settimana intensa, non è qualità da poco).
Silvio si mette alla consolle, con uno stereo recuperato da monsieur Jack. L'attrezzatura non è fatta per mettere musica, ma Silvio è Silvio!
Riesce anche a mettere le cortine, e balliamo.
Siamo a Trielle!

in viaggio per trielle... passando dalle camargue.


lunedì 23 giugno 2008

Final Tango Festival

                      

                  
               
Finalmente un festival vicino a casa!
una "quattro giornate" organizzata da Finaltango (www.finaltango.eu), con serate nel salone delle feste del vicino Tovo San Giacomo, e presso l'incantevole scenario dei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo.
Siccome sabato elena ed io partiamo per una settimana di stage con Federico Moreno e Cathrine Berbessou, abbiamo deciso di dedicare una sola serata al tango in generale (dobbiamo disintossicarci, prima dell'overdose!), e abbiamo scelto quella di sabato, con l'esibizione di tutti i maestri del festival.
Da quando ho cominciato a ballare tango, ho sempre detestato quelli che dicono "il mio è il vero tango". All'inizio è stato solo per istinto, perchè non mi piacciono gli assolutisti, dopo è stata una riflessione sempre più consapevole. Il tango è mille, il tango è uno. E, sebbene a me non piaccia ballare milonghero (per esempio), sono contento che ci siano i milongheri, fanno parte del "mio" tango. E ballano tango come lo ballo io. Lo stesso, seppur diversissimo, tango che ballo io.
Quindi non mi sentirete MAI dire che il "mio tango, è il vero tango". Non me lo sentirete dire mai, perchè semplicemente non lo penso. Il mio tango è semplicemente "il mio tango".
Questo non vuol dire, naturalmente, che mi piaccia tutto ciò che è tango. Così come non mi piacciono tutti gli elementi di tango nuevo che vedo, ovviamente. Il tango è anarchia creativa. Punto.
Bene! detto questo, posso finalmente dire che tra le cinque coppie presenti, mi hanno intrigato particolarmente Pablo Inza y Maria Mondino. Un tango, il loro, molto consapevole. Corporeo, ma non al punto che il corpo prevalga sulla mente; filosofia comunicativa, quindi. Un tango molto simile alla mia idea di tango; un tango che vorrei essere in grado di ballare io, per capirci.
Si sono esibite, con alla consolle l'onnipresente Felix, le coppie:
Pablo Ojeda y Beatriz Romero
Pablo Inza y Maria Mondino
Marco Palladino e Michela Beltrami
Lucas Di Giorgio y Solded Chaves
Alejandro Angelica y Tali Gon.

Le foto delle esibizioni nella sezione album. E perdonatemi la qualità, perchè stavolta ho lottato con le luci che partivano dal centro pista, sparando ai lati....
Giò.

mercoledì 18 giugno 2008

Elena y Giò visti da Caterina Santinello.-


Caterina mi ha fatto un regalo.
E' un regalo gradito per diversi motivi:
il primo riguarda sicuramente il piacere di essere fotografato, anzichè fotografare, mentre faccio tango.
Nella mia totale devianza mentale (tipica di chi balla tango, ribadisco), le mie due personalità - quella tanguera e quella fotografica - litigano parecchio dentro me.
Per fortuna non ballo milonga, e quindi le tande di milonga le dedico a fotografare. 
E' una tregua nella mia psiche, le due personalità fanno pace....
Ma la vera pace, è quando il tanguero si vede in fotografia!
E quando si vede in una bella fotografia, allora è il massimo.
Grazie Caterina!
Giò.

lunedì 16 giugno 2008

Solstizio di Tango.


Sono stato alla festa del solstizio di tango.
Un capolavoro di organizzazione mondana, abbinata al tango.
La location è stupenda: una tenuta vinicola consistente in una villa signorile in quel di Cavaion (Affi).
Il giardino all'italiana di Villa Cordevigo che ci accoglie, è preceduto da un viale che la dice lunga sulla pignoleria degli organizzatori: il meraviglioso viale alberato che introduce alla villa, infatti,  è segnato da lumini collocati con geometrica -  ma non per questo meno suggestiva - precisione.
L'ambiente è caratterizzato da nobili architetture e ampie sale, a disposizione dei presenti. L'aperitivo è servito in giardino, peccato il tempo meno generoso degli organizzatori.
La cena è a buffet, proveniente dalla prelibata cucina del San Lorenzo di Pegognaga (in quel posto io mi ci perdo, dai tortelli di zucca alla sbrisolona!); il servizio è impeccabile, solo un pò di intasamento al banco del cibo a causa del brutto tempo che ha "costretto" in sala quello che in origine doveva essere all'aperto.
Dopo cena, si balla!
La musica è stata garantita da ben tre fonti di tutto rispetto:
Claudia Furlani impeccabile alla consolle, Felix Picherna con le sue cassette e il calore della musica dal vivo con i Tango Tinto, passionale quintetto con voce, contrabbasso, piano, violino e bandoneon.
La sala soffre per la moltitudine dei ballerini, ma il giardino garantisce il ricambio.
Chiacchiere e tango, cosa c'è di meglio?
Ho conosciuto amici nuovi e rincontrato quelli vecchi.
Le foto nella sezione album.
Giò

Felix Picherna.














Felix, cosa c'è?
Esta noche mi sembri malinconico...
O forse solo pensieroso. 












Il tango si muove intorno a te, si muove sulla tua musica, e tu ci guardi ballare, scivolare via come l'acqua sui sassi.
Non riesco a contare quanti chilometri di nastro hai suonato, forse come dalla milonga alla luna. E ritorno.
Intanto resti fermo, a guardarci ballare.

CD? DVD? hard disk? ram? penna USB? I-pod? scheda di memoria? P.C., Mac o Linus? Track da 1 a 10? Itunes o multimedia?

Solo nastro, grazie.
Al massimo una matita....

Giò.

.... e Caterina Santinello.


Ho conosciuto Caterina Santinello.
Mi è stata presentata in occasione della meravigliosa festa a Villa Cortevigo.
E' una fotografa di danza ( e, quindi, di tango ), da molti anni presente nel mondo artistico. Quando ci hanno presentato, ho avuto qualche imbarazzo, perchè mi hanno presentato come fotoblogger e ho quindi temuto di apparirle come un invadente dilettante in cerca di gloria (ed in effetti io sono proprio così, ma mi piace mascherare....).
Lei, invece, è stata graziosissima, ed abbiamo giocato persino con le proprie reflex.
Caterina si diverte, quando lavora e questa circostanza, si è già letto in giro per il blog, la ritengo una grande qualità personale.
Non è l'unica qualità di Caterina. Ho visto la sue foto, dicevo, e ho visto la ricerca dell'anima della danza. Non solo corpo, quindi (proprio come faccio io, solo che lei la trova, l'anima!), ma la vera essenza della danza. Cosa a me sconosciuta, prima di conoscere il tango.
La foto che vedete è un quasi-paradosso: Caterina scatta Claudia Furlani, che guarda una foto di Claudia Furlani scattata da Caterina anni prima. Mentre Giò scatta Caterina, che scatta Claudia Furlani, che guarda....
Giò.

Caterina Santinelli
www.caterinasantinello.it

giovedì 12 giugno 2008

il sondaggio! la donna invita...? (sondaggio in fondo pagina)

ecco, si è chiuso il sondaggio.
Il risultato è visibile, e forse non stupisce.
Ma in molti mi hanno detto che c'è bisogno di spiegare meglio; che hanno scelto l'una o l'altra risposta solo perchè non potevano precisare altre soluzioni o tendenze.
insomma: c'è necessità di parlarne un pò insieme.
Commentate, gente, commentate! 

mercoledì 4 giugno 2008

un pensiero di tango di Federico Rodriguez Moreno ... raccolto da Aurora Beli.


Ecco finalmente l'intervista di Federico Moreno.
E' stata realizzata da Aurora Beli e, sebbene non sia un fiume di parole, racchiude molti elementi di riflessione e, a parer mio, di condivisione.
 
un passaggio:
"...oggi l'aspetto che più mi affascina è l'idea del tempo e della trasformazione che è simile al trascorrere della vita. Come un percorso attraverso il tempo con diversi obiettivi, incontri ed esperienze che vanno modificando la nostra percezione di questo ballo, evidenziandone aspetti sempre nuovi..."

Leggi l'intervista completa su

faitango.it

Giò.

martedì 3 giugno 2008

Domenica sera al Timone. Andora


Domenica sera al Timone, serata a cura, come al solito, del gringo.

Per noi due, la domenica sera è dedicata al triste compito di prepararci al lunedì mattina, e quindi normalmente non andiamo a ballare.

Per colpa del lunedì (ma non può esserci sabato se non si passa dal lunedì!), abbiamo perso non pochi eventi, ma di necessità virtù...

Sta di fatto che questo lunedì è festa, e quindi la domenica si trasforma magicamente in sabato e, quindi, si va in milonga!

La prima diversità, consiste nell'orario di inizio; alle ore 20.00 ci presentiamo in postazione per la cena in piedi: pizza, insalate, stuzzichini, vino e bibite a volontà.
Ma prima di mangiare, mi tocca un arduo compito: allontanare (con le buone o con le cattive) elena dal banchetto di scarpe di Donna Rosa di Torino, che fanno bella mostra vicino all'ingresso.
E' una droga! Ci sono poche donne ancora, e sono tutte lì a lanciare gridolini estasiati. Io lotto per cinque minuti buoni, per attirare l'attenzione di elena e - quando è quasi fatta - mi accorgo che si sono scarpe da uomo...
Non capisco più niente, perdo elena e perdo anche il contatto con la realtà...
Vedo un paio da urlo, leggermente esagerate (e quindi in perfetta linea con me), ma non c'è il numero. Dopo di quelle, tutte le altre mi sembrano inadatte.
Vabbè, si mangia. un occhio alla pizza e uno alle scarpe mancate.
Ci viene consegnato un numero per l'estrazione, in palio il titolo di miss e mister timone. Bello che decida il caso, il gringo mi dice: "risparmiamo dall'imbarazzo la giuria". E io concordo.
E' l'ultima sera dell'inverno passato, ed in effetti il caldo si fa sentire; ma non è la prima volta che ballo sudato, e certamente non sarà l'ultima.

A metà serata, una piccola esibizione di quattro coppie, per rompere un pò la serata (anche gli incredibili, fantasmagorici, imperscrutabili Elena e Giò! ehm, scusate, mi sono montato la testa....);
Serata molto divertente, ballato molto e sino a tardi!
E lunedì, mi sono alzato alle dieci....
tutte le foto nella sezione album (ivi compreso un articolo apparso in News Liguria Magazine, a cura del gringo, che parla anche del blog).
Giò.