reflex y tango

E' una storia antica:
le passioni si miscelano, si cercano l'una con l'altra.
Ci aiutano a creare una nostra nuova identità, anzi una evoluta identità.
Quante passioni ci aspettano ancora?

giovedì 27 marzo 2008

tango stage ad Avignone con Federico Moreno e Catherine Berbessou



 












Entriamo nella sala dello stage (che è anche la sala della milonga per le prossime tre sere) e - sembrerà strano - ci accorgiamo di conoscere quasi tutti!





E' presente la falange più instancabile del gato Tanghero di Nizza, poi gruppi di Arles, Marsiglia, ovviamente Avignone, e dintorni.
Ma riconosciamo tangheri provenienti anche dall'interno della Francia. Come al solito noi siamo tra i viaggiatori provenienti da mete più lontane, anche se non siamo gli unici italiani. Molti dei presenti li abbiamo incontrati alla Ferme de Trielle (cercate in internet: un vero paradiso di tango e natura...) e, tra un abbraccio e l'altro, rinnoviamo per la prossima estate l'auspicio di nuovi incontri.
La serata del venerdì, sinceramente, non ci è piaciuta molto.
Liliane si è giustamente concentrata sulle serate del sabato e della domenica, nella quali saranno presenti Federico Moreno e Cathrerine Berbessou.
IL venerdì, invece, poca gente e musica non troppo attraente, sia per noi che per quelli rimasti seduti gran parte della serata...


Il sabato, la svolta.

Un pienone, bella musica, ed un livello di tango che raramente mi capita di incontrare! Sono rimasto qualche tanda a guardare (con la mia reflex) gli altri ballare, ed ho visto "l'anima della milonga".
Nonostante il pienone, ci sono stati pochissimi contatti tra i ballerini, con traiettorie spontaneamente convergenti nella direzione di ballo; principianti ed esperti che "respiravano tango" insieme, nel pieno rispetto dell'altrui divertimento. Ciò nonostante ho visto tango molto libero, arioso e "neuvo".
Insomma, una gran bella serata, brava Liliane!!!

La serata di domenica la ricordo poco, a causa dell'influenza. Ho ballato pochissimo, male e svogliatamente. Siamo andati a dormire presto....

Lo stage si è svolto come al solito. Fatica e soddisfazione. Fede e Caterina, hanno trasmesso il loro tango con naturalezza ed efficienza. Una didattica superiore che mi costringe a seguirli ovunque...
Giò.
(le foto delle serate e dello stage, nella sezione album). 

lunedì 17 marzo 2008

la community del tango. Stage Federico Moreno a Verona. Marzo '08.

             


Quando ho cominciato a ballare tango, non ho fatto caso subito alle stravaganze dell'ambiente.
Non capivo bene queste persone che cominciavo a conoscere ed a frequentare, ma mi divertivo sicuramente.
Notavo dei rapporti interpersonali "diversi" dal solito, notavo persone "diverse" dal solito...
Ora so per certo che la community del tango attira personaggi stravaganti (disturbati, mi piace dire; e io per primo, e ne sono fiero!).
Come in ogni community che si rispetti, ci sono dei "beni in comunione". 
Qui, il capitale, è fatto dalle case.
Le case di tutti i tangheri, che sono a disposizione di tutti i tangheri! Siamo una community di nomadi, corriamo in giro in cerca di stage, di serate, di musica e concerti; di milonghe famose o sperse in qualche paesino. Siamo abituati a viaggiare, noi tangheri!
Organizziamo macchinate di persone estranee, per viaggi di centinaia di chilometri e, alla fine, arriviamo a casa di qualcuno. Qualcuno che balla il tango, è ovvio. Chi altri farebbe entrare tra le mura domestiche, estranei visibilmente disturbati senza alcuna esitazione?
Entro una manciata di minuti si diventa di casa, ovunque sia casa.
Così è capitato anche in questo stage di verona, in "casa" fiorillo, con federico moreno.
La casa, nell'occasione, era uno stupendo "maso" che il buon antonio ha messo a disposizione della community. 
Eravamo in sei a godere della sistemazione, e abbiamo veramente goduto. Nell'occasione ho avuto anche un invito a casa (in quel di torino) da parte di uno dei tangheri (grazie maria!).
Ecco, volevo dirlo, niente di più.
E spero che non facciano mai uno stage vicino a casa mia, perchè con tutti i "crediti" di ospitalità che devo restituire, dovremmo dormire tutti sul pavimento!!!
Giò.
(foto dello stage nella sezione album)

lunedì 10 marzo 2008

Ozhan y Serkan - Milonga Brava.



Sono le due di notte.
I miei buoni propositi, anche questa volta, si sono frantumati di fronte alla mia pigrizia; o alla mia stanchezza, non so.
Volevo assolutamente ballare con Francesca, e invece ci siamo solamente trovati fuori a fumare tra una tanda e l'altra. E poi volevo ballare con un'altra ballerina della Brava, della quale ancora oggi non so il nome.
Ma non posso fare tanghi adesso, sono decisamente troppo stanco per promettere buon tango, e loro due meritano sicuramente il mio meglio (in ogni caso probabilmente insufficiente anche quello)....
Due tavoli più in là, mentre penso a questo, vedo Ozhan e Serkan, composti e sereni dopo la loro esibizione.
Il tango mi ha ingannato, questa volta. Non mi ha fatto vedere oltre. Non mi ha fatto vedere la qualità delle persone, mi sono fermato - senza fiato - davanti al livello superiore del movimento che ho visto.
Un'eleganza fuori dall'ordinario, una tecnica eccelsa, ma spontanea; anche quella sacada inversa provata per ben tre volte durante l'esibizione e mai riuscita, non li ha scalfiti per un solo momento. Anzi, un sorriso - sincero tra loro - al posto di occhiatacce furiose tra professionisti che ho visto in passato durante errori.
Questi due si divertono, con il cuore!
Io sono barricato dietro la mia reflex, ma non per questo mi sfugge - anzi al contrario - quello che vedo: il cambio di ruolo è vischioso, mai netto, quasi una dissolvenza. Ora l'uno, ora l'altro, ballano da donna. E quando dico da donna, dico da donna, senza compromessi. Ho visto poche ballerine brave come loro due.
I cento chilometri che mi separano da casa, mi aiutano a sviluppare altri pensieri.
Elena mi dice che quando sono entrati hanno salutato tutti, compreso quelli che non li conoscevano già; non rispondevano ai saluti, li lanciavano loro. 
Noi li avevamo visti già ad Istanbul a gennaio, senza sapere chi fossero, e si muovevano liberi e felici per la milonga con la stessa eleganza e serenità.
Questo aspetto è rimasto nascosto dal loro tango: la loro forza. Hanno sconfitto il "machismo" in un contesto dove il "machismo" regna sovrano, nel tango.
Non è tango nuevo, è una filosofia nueva.
E io non posso fare a meno di ammirarli, nel tango e nella vita.
Giò.
(tutte le foto nella sezione album fotografici).